Imprenditoria, Femminile
IMPRESE FEMMINILE E ADEMPIMENTI BUROCRATICI
13/07/2022
Per sostenere le donne nella creazione di un‘attività in proprio, Europa, Stato e Regioni propongono diverse possibilità, secondo modalità precise previste dalla tipologia di sostegno. Ad erogare i diversi servizi di supporto è il Fondo Europeo, mentre sono le singole regioni a gestire le opportunità anche se gli adempimenti fiscali a cui ci si deve attenere sono il primo passo
Grazie ai finanziamenti per l‘imprenditoria femminile agevolati le donne hanno la possibilità di avviare la propria attività in maniera rapida, realizzando sogni nel cassetto altrimenti difficili da concretizzare.
Fra le principali agevolazioni previste per le imprenditrici con partita IVA possiamo trovare:
- Nuove imprese a tasso zero (Invitalia): riservata a giovani under 35 e donne di età, permette finanziamenti fino a 1,5 milioni di euro per imprese costituite da meno di un anno e donne che desiderano avviare la loro attività.
- Fondo di garanzia per le imprese femminili: questa è una sezione del Fondo di Garanzia MCC (per piccole o medie imprese e liberi professionisti); permette un accesso al credito bancario più rapido, che ammette una garanzia pubblica fino all’80% del totale. Per le imprese femminili, inoltre, vengono date priorità di istruttoria e delibera e viene concessa l’esenzione dal versamento della commissione una tantum al fondo.
Aprire una partita IVA è un’operazione che richiede precisione nelle modalità di compilazione dei diversi moduli e nei tempi di consegna. Utile sarà affidarsi a dei professionisti che possono non solo a dare supporto alle interessate nella burocrazia, ma anche consigliare le migliori forme di agevolazione per risparmiare nel tempo. Qualora lo riteniate utile potrete contattare la nostra redazione per avere, gratuitamente, tutte le informazioni da parte di professionisti del settore con lunga esperienza e certificati nella professionalità
Il primo passo è compilare il modulo per le imprese individuali e i lavoratori autonomi al portale dell‘Agenzia delle Entrate. Il modello preposto ha il codice AA9-12 per le imprese individuali e i lavoratori autonomi e AA7-10 per società, enti, associazioni e, in generale, soggetti diversi dalle persone fisiche.
I dati necessari per compilare il modulo sono:
- dati del titolare della partita IVA;
- codice Ateco dell’attività;
- soggetti depositari della documentazione;
- eventuali ulteriori attività.
Attraverso questo documento, inoltre, sarà possibile indicare se si intende usufruire del regime forfettario. Questa opzione consente al titolare di detrarre i costi giudicati inerenti alla propria attività e di accedere al regime dei minimi, che consente di risparmiare grazie ad un esonero da dichiarazione e comunicazione dell’IVA, compilazione dell’elenco clienti e fornitori black list, obblighi in liquidazione, versamenti IVA, registrazione fatture emesse e d’acquisto.
I modelli vanno presentati secondo diverse modalità entro 30 giorni dall’inizio dell’attività:
- in duplice copia presso gli uffici dell’Agenzia delle entrate;
- mediante raccomandata;
- in via telematica.
Da un punto di vista formale è necessario, preliminarmente, aprire la propria partita IVA, che si disponga di una firma digitale e si registri un indirizzo di posta elettronica certificata. Successivamente l‘attività dovrà poi essere iscritta a Registro Imprese, Inps, Inail, Agenzia delle Entrate, Suap e (se previsto dalla regione) all‘Albo delle imprese artigiane.